Gesù. Il corpo, il volto nell’arte

Reggia di Venaria Reale - Torino

Consorzio di Valorizzazione Culturale
La Venaria Reale
Progettazione – Direzione lavori
Superficie intervento 1700 mq

2010

Progetto vincitore di concorso

 

Il progetto, vincitore di concorso, realizza all’interno delle Scuderie Juvarriane stanze tematiche con volumi, colori e intensità illuminotecniche differenti. L’esposizione riguarda opere di differenti stili
e periodi storici con molteplici necessità di tutela e salvaguardia. Particolare attenzione nello sviluppo del progetto è posta ai dispositivi allestitivi per valorizzare visivamente le singole opere
(in alcuni casi capolavori quali il Crocifisso di Michelangelo) con lo studio di supporti a disegno.
Nella fase di progetto e durante la realizzazione dell’allestimento si è operato in stretto rapporto con
il curatore della mostra, con l’ufficio mostre interno a Venaria, e con le ditte incaricate del trasporto
e della sistemazione delle opere.
Le vetrine realizzate nell’ allestimento consistono in scatole climatizzabili con controllo dei valori di illuminamento, di temperatura e di umidità relativa, dotate di sistemi antipolvere e di accessori per
la visione panoramica di oggetti particolari, quali basi con lento movimento rotatorio.
Il progetto prevede un ritmo di illuminazione differente nelle varie sezioni della mostra.
Dalle prime sale intensamente luminose (Natività), si degrada con un livello di illuminamento che dalla penombra arriva al buio nella sala centrale con la crocifissione di Michelangelo: in questa sala vengono utilizzate esclusivamente le luci d’accento sulle opere.
Nelle sale successive destinate alla Resurrezione, fino all’uscita, il valore di illuminamento generale torna a crescere fino all’intensità massima coincidente con il foro circolare nella cielinatura della sala del Corpo Mistico.
L’allestimento riguarda opere d’arte di estrema importanza. L’illuminazione deve rispondere contemporaneamente a due criteri funzionali: l’ottima conservazione delle opere (la luce non deve danneggiare se troppo forte o troppo calda) e un’ottima lettura delle stesse per la godibilità del bene da parte del pubblico, quindi una corretta lettura cromatica o plastica dell’oggetto.

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